Disponibilità alla reciproca collaborazione, sia sotto il profilo delle contingenze di mercato e approvvigionamento, sia dal punto di visto della comunicazione. UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria) è sbarcata a Parigi per partecipare al Member’s Meeting (svolto dal 24 al 26 aprile) di ICDA, acronimo di International Chromium Development Association, l’organizzazione che nel mondo, dal 1984, “rappresenta, promuove e difende l’industria del cromo”. Una presenza importante, quella della conceria italiana, prima di tutto perché replica l’esordio dell’anno scorso all’assemblea di Astana, in Kazakistan. Ma anche perché, al tavolo di un’industria fortemente focalizzata sul comparto metallurgico (il 90% del minerale, infatti, è utilizzato da questa industria, con un particolare riferimento al settore dell’acciaio), ha permesso di ribadire l’importanza della pelle nell’ambito di quelle che ICDA definisce “other key applications” e di trovare convergenze strategiche, in particolare quelle relative alla necessità di comunicare in modo nuovo e diverso il cromo, per abbattere luoghi comuni che incidono pesantemente nel rapporto con la clientela.